Primi cenni di un estate che tutti sperano sia migliore della precedente. E la città assume nuova vita, nuove forme e nuove prospettive. Per tutti? Bé... direi di no. Quindi l'estate in se non è sinonimo di felicità, almeno per alcuni. Vi sono disoccupati che lottano ogni singolo giorno per trovare un posto di lavoro, tra privazioni e tristezza. Vi sono clochard invisibili all'occhio dell'italiano medio tutto sommato benestante (dato i tempi che corrono). Poi ci sono gli anziani, ancora una volta eclissati dal solito gossip che imperversa, che d'estate rimangono soli (almeno alcuni e non sono pochi) senza una parola di conforto o un amico con cui parlare. Ma d'estate è d'obbligo divertirsi e non pensare troppo, perché le spiagge ci attendono. E tutti i problemi svaniscono. Sarà veramente così?
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